Il caporalato della Grande Distribuzione

passate
E’ davvero rivoltante la capacità di questo sistema economico di fagocitare vite, lavoro e diritti e non si può che cambiarne il paradigma. Uno dei settori in cui maggiormente se ne sente il peso è l’agricoltura e all’agricoltura sono per natura legati temi come l’immigrazione e le economie trasformative.
Problemi che vengono da lontano, ma non troppo: vero e proprio dramma all’origine della crisi di molti contadini è il trust creato dalla Grande Distribuzione Organizzata i cui metodi sono da vero caporalato economico. Parliamo di sfruttamento e riduzione alla fame dei piccoli produttori.

Il meccanismo che meglio racconta l’assoluto strapotere di questo circuito perverso è l’asta a doppio ribasso che fissa prezzi vergognosi per chi acquista e per chi vende. L’Eurospin (1000 punti vendita in Italia) bandisce un’asta per milioni di bottiglie di pomodoro. Vince il prezzo più basso. Ne bandisce dunque un’altra partendo da questo prezzo. C’è chi abbandona perché non ce la fa sostenere il prezzo d’asta e chi rimane perché magari pensa di potersi rifare l’anno successivo.

Può fare comodo comprare una passata a 0.39€, ma l’effetto a catena di questo acquisto è devastante.
Produrre un chilo di pomodori non può costare meno di 1€. A questo vanno aggiunti i costi di trasformazione, etichetta, IVA, margini di guadagno che diano senso al duro lavoro fatto, ecc. Se sono costretta a vendere il mio pomodoro a molto meno di quanto mi serve per recuperare le spese dovrò:
– abbassare la qualità della materia prima
– utilizzare sistemi di coltivazione che aumentino le rese, ma che inevitabilmente avvelenino prodotti e terreni
– sottopagare (sfruttare) chi lavora per me

In definitiva – e al netto della criminalità vera e propria che c’è dietro la GDO – grazie alle economie di scala:
– i contadini si impoveriscono e abbandonano le terre
– i trust dell’agroalimentare crescono ancora di più e aumentano vertiginosamente il loro capitale
– chi è povero non può permettersi cibo decente
– il degrado dei suoli, dovuto alle cattive pratiche dell’agricoltura convenzionale esportata dall’occidente nelle economie emergenti, determina buona parte delle migrazioni
– gli sfruttati del sud del mondo non smettono mai di essere sfruttati
– arrivano i governi di destra normalizzata e, con il paravento del sovranismo, pensano di risolvere il problema eliminando gli sfruttati. Mai gli sfruttatori.

Al ministro alle politiche agricole, un certo sig. Centinaio (la cui mail è terronsgohome@yahoo.it) – leghista – si può chiedere di avere una tale visione dell’agricoltura locale e globale?

No. Decisamente no. #resistenzacontadina

https://www.internazionale.it/…/25/passata-pomodoro-eurospin

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