Perché Georgika

fiori albicocchi

Fortunatus et ille deos qui nouit agrestis

Panaque Siluanumque senem Nymphasque sorores.

Illum non populi fasces, non purpura regum

flexit”

Fortunato chi conosce gli dèi della campagna
Pane e Silvano ormai vecchio e le Ninfe sorelle!
Perché non è stato piegato da avidità di potere ne
dalla porpora regale

(Georgica, 2 vv 293-295)

 

Georgika nasce per vivere, riflettere e parlare del rapporto sempre più complesso e stratificato che insiste fra noi e il mondo.

Molti di noi conducono la propria vita in maniera del tutto artificiale, sideralmente lontana da ciò che è semplice e pericolosamente vicina alla totale deresponsabilizzazione. Le radici che un tempo ci ancoravano saldamente al nostro territorio vengono spezzate da politiche ambientali insensate e di induzione al consumo sfrenato, col triste risultato che tutti possiamo vedere.

La logica del produttivismo e del profitto a tutti i costi azzera l’uomo e ne distrugge i sistemi di riferimento.

Quando si parla di ambiente, perciò, non si può prescindere dal contesto socio-economico-politico in cui siamo strettamente incardinati perché, per poterlo difendere, è con le regole calate dall’alto che dobbiamo misurarci ogni giorno.

Su queste pagine, quindi, si discuterà di lotte ambientali, resistenza dal basso, nuove filosofie. E tanto di più.

Georgika, difatti, sarà lo spazio libero di un cuore che ha ripreso a battere al ritmo naturale della vita e vi potrete leggere di tutto. Troverete immagini, riflessioni, distensione e “buen vivir“. La natura impone stupore ed è anche così che se ne parlerà, ammirando le geometrie che nasconde, richiami potentissimi per i poeti di ogni tempo. Il riferimento a Virgilio non è casuale.

Se nelle Georgiche si parla di agricoltura in senso tecnico e come palestra di virtù civili, lo si fa comunque in versi. Virgilio ci suggerisce che la natura, e tutto ciò che vi afferisce, è argomento di cui trattare sempre con afflato, con passione, con trasporto. La natura è sontuosa, terribile, leggiadra, misteriosa e infinitamente materna.

Georgika è dunque un sentiero di campagna: scopriamolo insieme. In questa lunga passeggiata, avrete sempre la possibilità di dire la vostra o di fermarvi semplicemente ad osservare il paesaggio. Se trovate un fiore, coglietelo pure e portatelo con voi. E se sono spine quelle che vedete, non arrendetevi: insieme possiamo renderle meno pungenti e, in questo modo, ogni passo che faremo sarà un pezzetto di terra strappato al deserto che c’è.

 

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